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Whirlpool e gli altri: sindaci e sindacati uniti nell’affrontare le possibili criticità del territorio

I sindaci dell’Appennino e i sindacati insieme per esaminare la situazione economico/produttiva del territorio. Da una parte il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, di Sassoferrato Maurizio Greci, di Genga Marco Filipponi e di Cerreto d’Esi David Grillini, dall’altra le organizzazioni sindacali di categoria FIM, FIOM, UILM ed i responsabili zonali di CGIL-CISL-UIL. Focus sul settore metalmeccanico ed in particolare agli sviluppi di carattere finanziario e di mercato legati alla situazione internazionale; tali aspetti potranno avere notevoli ricadute occupazionali sulle aziende presenti nel nostro distretto industriale.

In particolare, si è presa in considerazione la situazione del gruppo Whirlpool (successivamente si prenderanno in considerazione anche altre aziende di altri settori presenti nella nostra realtà produttiva).
L’annuncio della multinazionale della rivisitazione dell’organizzazione dell’area EMEA, fa di converso presupporre che potrà essere preso in considerazione anche il disimpegno della Whirlpool dall’Europa. La cessione dello stabilimento russo al competitor Arcelik desta particolare preoccupazione in merito alle eventuali decisioni che potrebbero essere annunciate in autunno.

Nel contempo i sindacati si sono attivati a livello nazionale per richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, dove è già aperto un tavolo di crisi, al quale tuttavia ad oggi non abbiamo avuto ancora riscontro. I sindaci hanno concordato un’azione unitaria volta sia alla difesa del lavoro esistente e alla tutela dei lavoratori, sia all’implementazione di tutte quelle attività e servizi, dalle infrastrutture materiali e immateriali alla formazione, che possano rendere il territorio dell’area interna attrattivo per le imprese e per gli investimenti.

“Rileviamo con soddisfazione – hanno dichiarato i sindaci – come si sia registrata una positiva convergenza tra Enti e organizzazioni sindacali nell’affrontare tematiche di rilievo per il futuro lavorativo del nostro territorio. Questo rappresenta un metodo di lavoro che proseguiremo, perché dà forza alle giuste istanze di attenzione e di valorizzazione delle nostre realtà produttive.

Riguardo gli elementi di preoccupazione su possibili criticità aziendali, chiederemo alla Regione di istituire un comitato permanente di osservazione e coordinamento, per poter valutare le azioni e le iniziative da intraprendere per evitare situazioni di crisi.
In contemporanea, attiveremo un canale di interlocuzione con i Ministeri competenti”. FIM, FIOM, UILM e le rispettive confederazioni hanno già effettuato una prima giornata di mobilitazione sotto le prefetture dei territori in cui sono presenti i plant del gruppo ed hanno chiesto, congiuntamente ai colleghi di Comunanza un incontro con la Regione Marche.

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