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Morte nel cantiere, Fioretti (Feneal): “Sull’afa serve ordinanza immediata e misure per evitare nuovi incidenti”

L’incidente mortale di ieri accaduto a un operaio edile in un cantiere di Rotella (Ascoli Piceno) è l’ennesimo fatto di cronaca dell’infinita strage sul lavoro: una piaga alla quale da tempo la Feneal Uil e la Uil stanno chiedendo risposte concrete al Governo. “Ci stringiamo al dolore della famiglia – commenta Christian Fioretti, segretario generale della Feneal Uil Marche – e al tempo stesso ribadiamo la denuncia che portiamo avanti da anni: il tema della sicurezza, come spieghiamo con la campagna Zero Morti sul Lavoro, deve essere la priorità nell’agenda politica. Lo abbiamo ricordato anche lo scorso 28 aprile quando, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza, abbiamo incontrato tutti i prefetti delle Marche per presentare loro un dossier con le criticità riscontrate e con proposte sulle quali ci aspettiamo delle risposte concrete da parte delle istituzioni”. “L’incidente mortale di ieri, avvenuto in una giornata particolarmente calda, evidenzia come la condizione di alte temperature possa essere cause di malori e provocare cadute dall’alto – prosegue Fioretti – Per tali ragioni auspichiamo che si adotti definitivamente un provvedimento strutturale che vada a regolamentare tali criticità”.

I sindacati confederali avevano già chiesto lo scorso 13 giugno un’ordinanza ad hoc per affrontare la tematica. Un incontro è fissato in Regione per il 3 luglio. “In quell’occasione – evidenzia la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli – ribadiremo con forza la necessità di adottare una misura d’urgenza che, come hanno già fatto tante Regioni prima di noi, preveda la sospensione dell’orario di lavoro nelle ore più calde e la rimodulazione dell’orario laddove possibile”.

“In particolar modo – conclude Fioretti – chiederemo con altrettanta determinazione che, per i cantieri mobili nel settore dell’edilizia, dove alcuni lavoratori impiegano anche 2 ore tra andata e ritorno per il trasferimento, venga prevista anche l’obbligatorietà dell’utilizzo della cassa integrazione per evitare che gli stessi vengano esposti ad una giornata lavorativa di oltre 13 ore”.

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