Ad Ancona un lavoratore dipendente di Fincantieri in queste ore sta lottando per la vita in
conseguenza di un gravissimo incidente sul lavoro determinato dallo schiacciamento sotto
una lastra d’acciaio.
Ancora un incidente, un infortunio gravissimo. La situazione degli infortuni sul lavoro nel
nostro Paese è inaccettabile. E, ad ogni incidente sul lavoro, si sprecano le parole.
Fim, Fiom, Uilm, le RSU dei cantieri e i lavoratori tutti, dicono basta ad una sequenza che
vede susseguirsi all’infortunio, le lacrime e le giustificazioni.
Ci vogliono risorse per investire in formazione, ci vuole responsabilità sociale delle imprese.
Il lavoro è un diritto. La salvaguardia della vita e la salute dei lavoratori deve essere un
dovere per lo Stato e le imprese.
La RSU del cantiere ha immediatamente proclamato lo sciopero. Le istituzioni competenti
determineranno dinamica e responsabilità. Il sindacato sente forte il dovere di tenere alta
l’attenzione, e di rivendicare un drastico cambio dì approccio a questa autentica piaga.
La cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere semplicemente
millantata, deve diventare un patrimonio comune. E le imprese devono smettere di
considerare le voci di spesa sulla sicurezza come un costo. Le risorse sulla salute e
sicurezza sono risorse spese per la dignità del lavoro, per la dignità ed il rispetto dei
lavoratori. Un investimento per il futuro del nostro Paese. Anche Fincantieri deve imprimere
un forte cambiamento di passo.
Nella giornata di domani, Fim, Fiom, Uilm e il coordinamento sindacale unitario di Fincantieri
proclamano due ore di sciopero a fine di ciascun turno di lavoro in tutti i cantieri e
stabilimenti del gruppo.