È stata intitolata all’anconetano Andrea Marini, storico sindacalista della Uil e per anni segretario generale della Uil Pensionati Marche, la nuova sala riunioni che la Uil Marche ha realizzato al civico 1 di via Buonarroti, accanto alla storica sede regionale. Il taglio del nastro, questa mattina alla presenza della segretaria generale regionale Claudia Mazzucchelli, del segretario nazionale Uil, Santo Biondo, il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, don Giancarlo Sbarbati, parroco del Cristo Divino Lavoratore e i responsabili del Centro Papa Giovanni XXIII, che avevano conosciuto Marini come volontario, la moglie e il figlio.
“Abbiamo scelto l’intitolazione a Marini – dicono dal sindacato – perché era un punto di riferimento nel mondo del sindacato e del volontariato marchigiano. Nato professionalmente nella categoria dei trasporti marittimi, ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla tutela dei pensionati distinguendosi per umanità, dedizione e spirito di servizio. Un impegno che lo stesso Comune di Ancona aveva riconosciuto conferendogli la Civica Benemerenza nel 2018”.
Nel pomeriggio la Sala Marini ospiterà la costituzione del Coordinamento regionale Immigrazione della Uil, organo che nasce con l’obiettivo di monitorare costantemente le tematiche regionali legate all’immigrazione, e di rafforzare la rete organizzativa di tutta la Uil per consentire un’offerta di servizi integrati e una giusta rappresentanza in ambito sociale e lavorativo. Secondo Biondo “figure come quella di Marini vanno ricordate perché sono esempi importanti per i giovani che noi accogliamo nelle nostre strutture e che aiutiamo a crescere, a orientarsi anche in una società che ha bisogno di tanti punti di riferimento”.
La Sala Marini, essendo anche accreditata come aula formativa, potrà ospitare i corsi dell’Enfap, l’ente di formazione di emanazione Uil. “Le nostre sedi sono luoghi aperti alla cittadinanza – ha detto la segretaria Mazzucchelli – presidi di democrazia che consentono alle persone di incontrarsi e dialogare. Luoghi quanto mai necessari in un’epoca in cui si vive di assoluti e di scontri senza cercare il confronto”. Da parte sua il sindaco Silvetti ha ringraziato la Uil “non solo per la memoria storica di chi ha dato un contributo vero in più campi ma anche perché il sindacato offre momenti di confronto e dialogo che, al di là delle appartenenze, rappresentano una parte sana e importante di una città come Ancona”.