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Vinto il ricorso contro l’Ast Ancona per il riconoscimento del diritto al buono pasto sostitutivo, esulta la Uil Fpl

Il Tribunale di Ancona, con la sentenza n° 449/2025, ha riconosciuto sussistente il diritto del lavoratore ricorrente, dipendente dell’AST Ancona patrocinato dalla UIL FPL con gli avvocati Valentina Boldrini e Paolo Palumbo del Foro di Ancona, a vedersi riconosciuto un buono pasto sostitutivo della mensa per ogni turno eccedente le 6 ore, pausa compresa, svolto negli ultimi 5 anni.

Un risultato importante quello conseguito dalla UIL FPL di Ancona che vede finalmente riconosciuto il diritto dei lavoratori della Sanità Pubblica (in questo caso dell’AST di Ancona) a vedersi riconosciuto il buono pasto sostitutivo non solo per i turni complessivamente superiori alle 8 ore, come attualmente previsto dal regolamento aziendale AST, ma per tutti i turni che semplicemente superino le sei ore lavorative, incluse le pause senza necessità di totalizzare le otto ore lavorate.

Il passo decisivo della sentenza chiarisce definitivamente ogni dubbio in merito al diritto al buono pasto sostitutivo: “sulla scorta delle disposizioni contrattuali collettive ed alla luce della giurisprudenza di legittimità citata, si ritiene pienamente sussistente il diritto del ricorrente a fruire dei buoni pasto sostitutivi, essendo pacifico tra le parti che nella struttura sanitaria in cui opera il ricorrente non è presente il servizio mensa. Il diritto alla mensa è chiaramente collegato al diritto alla pausa e nel caso di specie, avendo il ricorrente diritto alla pausa in quanto svolgente attività lavorativa su turni della durata complessiva di più di sei ore, ha senz’altro diritto anche al buono pasto sostitutivo”.

Riconosciuti al lavoratore anche interessi e rivalutazione monetaria come per legge.
Alla luce della sentenza favorevole pronunciata dal Tribunale di Ancona la UIL FPL di Ancona, sempre assistita dagli avvocati Boldrini e Palumbo, procederà con il deposito di ricorsi collettivi per tutti i lavoratori della Sanità Pubblica della provincia di Ancona (Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, INRCA e AST) che hanno aderito o aderiranno alla vertenza.

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