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L’INCONTRO DELLA UIL A SENIGALLIA: L’EUROPA RIPARTA DA MAZZINI

La modernità del pensiero mazziniano per risollevare le sorti dell’Europa. È il tema che ha caratterizzato l’incontro che si è tenuto ieri a Senigallia al Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione” alla presenza di Luca Visentini, esperto di politiche europee della Uil, e della segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli. Un dibattito, al quale hanno preso parte anche Alfredo Bardozzetti del Movimento Federalista Europeo e Graziano Fioretti, presidente dell’Associazione Mazziniana, che aveva l’obiettivo di far riflettere sulla necessità di una nuova stagione di partecipazione civica e politica per il futuro dell’Europa. «Senza giustizia sociale – ha detto Visentini – l’Europa rischia di smarrire la propria identità politica e civile. Il pericolo vero oggi è il dirottamento delle risorse comunitarie verso spese militari e competitività. Noi chiediamo quote vincolate e realmente destinate a sanità, istruzione, welfare e occupazione, per ridare centralità al lavoro e ai diritti sociali»

Un’Europa che ha radici profonde ma che oggi tra la guerra in Ucraina e la tragedia di Gaza, passando per la politica dei muri e dei dazi, mostra di non avere gli strumenti per affrontare queste sfide. Di qui la richiesta di un’Europa che rafforzi il proprio Parlamento attraverso una riforma dei Trattati, superando i veti tra Stati membri, l’attuazione piena delle direttive sui salari minimi e sulla trasparenza retributiva, la tutela dei lavoratori delle piattaforme e nuove norme sul lavoro a distanza e sul diritto alla disconnessione. «Chiediamo che ogni strategia economica, digitale e ambientale integri obiettivi sociali vincolanti – sottolineato la segretaria Mazzucchelli – il lavoro non è una variabile economica ma la radice della dignità dei cittadini. Sostenere chi è in difficoltà non è buonismo, ma la condizione stessa per una comunità che si riconosce nei suoi valori fondamentali, è l’essenza stessa della democrazia». La serata si è chiusa con un richiamo ideale alla lezione di Giuseppe Mazzini e alle parole di David Sassoli: la libertà è figlia della giustizia che sapremo conquistare e della solidarietà che sapremo sviluppare. Un filo rosso che dal Risorgimento arriva ai nostri giorni, nella convinzione che l’Europa dei popoli richieda coraggio, responsabilità condivisa e impegno quotidiano.

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