La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che la Uil da tempo pone al centro del dibattito pubblico entra all’Università Politecnica delle Marche con la presentazione del volume “Salute e sicurezza sul lavoro. Quali spazi per la contrattazione collettiva?” di Ivana Veronese e Paolo Pascucci, in programma il 27 novembre alle 17 nella Sala Consiglio della Facoltà di Economia a Villarey, in piazzale Martelli 8 ad Ancona. Con gli autori sarà presente il preside di Economia, Antonio Di Stasi.
L’opera, pubblicata da Arcadia Edizioni con prefazione di PierPaolo Bombardieri, offre un’analisi puntuale del ruolo decisivo che la contrattazione collettiva può svolgere nel rafforzare la prevenzione, superando i minimi normativi e introducendo strumenti concreti per tutelare lavoratrici e lavoratori.
Un tema doloroso per le Marche. I dati della nostra regione fotografano una situazione dove crescono sia gli infortuni che le morti. Tra gennaio e settembre 2025 si sono registrati 12.469 infortuni sul lavoro, 19 dei quali mortali. Numeri in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024, quando gli infortuni erano stati 12.378 e i decessi 12. Un incremento che conferma come la questione della sicurezza non possa essere considerata un’emergenza episodica, ma un problema strutturale che richiede politiche continuative e una responsabilità condivisa.
È proprio su questo terreno che il libro di Veronese e Pascucci sceglie di intervenire, mostrando come la contrattazione collettiva possa diventare un laboratorio di soluzioni avanzate: dalla formazione continua alla partecipazione attiva dei lavoratori, dai sistemi premianti per le imprese virtuose alle misure negoziali su organizzazione del lavoro, stress correlato e tutela nelle filiere. Attraverso esempi, casi studio e analisi giuridiche, gli autori dimostrano che la sicurezza non è solo un adempimento, ma un diritto da garantire e un investimento produttivo.
L’evento del 27 novembre rappresenta così un’occasione di confronto tra mondo accademico, sindacale e istituzionale, in un momento in cui i numeri e le cronache ricordano con forza la necessità di nuove strategie. Un appuntamento pensato per riflettere, discutere e soprattutto individuare percorsi condivisi capaci di trasformare la prevenzione in cultura quotidiana del lavoro.
