Seguici su: UIL.IT

Emergenza abitativa, Uniat: “Necessario Piano Casa per le Marche”

Senza casa, i diritti restano sulla carta. È così in tutta Italia e nelle Marche il Piano Casa è fermo al 2013. A livello nazionale manca un piano strutturale che assicuri finanziamenti stabili. La casa è un diritto prioritario, garantito anche dalla Costituzione, necessità di fondi specifici e continuativi che garantiscano questo diritto fondamentale della persona e delle famiglie. Non solo manca tutto questo ma il Governo non ha rifinanziato neanche il Fondo Affitti e Morosità Incolpevole, intanto gli sfratti crescono (+11,81%) e l’85% dipende da morosità.

Sono queste le indicazioni emerse questa mattina nel corso dell’incontro dal titolo “Il diritto dell’abitare nelle Marche” organizzato dall’Erap ad Ancona per fare il punto sulla situazione. Una sorta di Stati Generali delle politiche abitateve con la presenza della politica, Anci e Regione Marche tra i relatori, e delle associazioni degli inquilini Uniat, Sunia e Sicet. Presente, per le conclusioni, il presidente nazionale dell’Uniat, Pietro Pellegrini.

In tutte le Marche Erap gestisce 16.599 alloggi, solo una parte assegnati e le condizioni degli appartamenti richiedono interventi urgenti a cui non c’è risposta, la leva è sbloccare recuperi e riassegnazioni (550 nuovi in costruzione, 850 da rendere assegnabili), non vendite generalizzate. A livello Regionale proponiamo: un Piano triennale regionale con risorse certe (almeno 2% del bilancio), prevedendo una Cabina di Regia Regione–ERAP–Comuni–Associazioni degli Inquilini e OO.SS. con indicatori pubblici e cronoprogrammi; l’Agenzia sociale per la locazione e il rilancio canoni concordati.

“Chiediamo al Governo una legge quadro e un Piano Casa pluriennale – sottolinea Pietro Pellegrini, presidente Uniat Nazionale – Proponiamo un nuovo modello di finanziamento basato sulla costituzione di un Fondo pubblico le cui risorse vanno individuate in pianta stabile avviando un tavolo di lavoro permanente fra, Istituzioni, ERP, associazioni e sindacati degli inquilini. Si tratta di temi urgenti non più procrastinabili, chiediamo con fermezza non interventi spot ma un Piano strategico per il Paese che possa rispondere anche alle Direttive europee sulla Casa e far tornare l’Italia protagonista anche a livello di politiche europee”.

Vuoi ricevere un riepilogo mensile delle principali notizie?

Iscriviti alla Newsletter

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI

ULTIMI VIDEO