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CONEROBUS: SCIOPERO IL 20 MAGGIO. FILT CGIL E UILTRASPORTI: “COSI’ NON VA. COMUNE E AZIENDA CAMBINO ROTTA”

I segretari generali regionali Polenta Luca e Cingolani Emanuele evidenziano la forte preoccupazione dei lavoratori dipendenti della Conerobus per il futuro dell’azienda, visto quanto dichiarato alla stampa dal Comune di Ancona, in questi mesi. Per questo motivo, è stato proclamato uno sciopero promosso da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, di 4 ore, dalle 11,30 alle 15,30, il prossimo 20 maggio con un presidio sotto il Comune dalle ore 11 alle ore 13.

I lavoratori ricordano che l’attuale amministrazione comunale, in campagna elettorale, dichiarava che l’azienda Conerobus sarebbe rimasta pubblica, che avrebbero investito per risanarla, che avrebbe fatto di tutto per salvaguardare la più grande azienda di TPL delle Marche con i suoi dipendenti. Invece, nei giorni scorsi, arriva un fulmine a ciel sereno: si decide di aprire al privato.

Filt Cgil e Uiltrasporti sono convinti che il problema viene da lontano e che risorse stanziate come una tantum potrebbero solo coprire la necessità temporanea e non costituisce una soluzione definitiva. Per questo, Filt Cgil e Uiltrasporti chiedono alla politica risorse strutturali, a partire dal Fondo Nazionale Trasporti fino ad arrivare all’adeguamento dei Contratti di servizio.
Solo cosi, la Conerobus potrà uscire dalla crisi perché altre soluzioni circolate come quella della riduzione del servizio non è praticabile poiché si andrebbe a toglierli ai cittadini creando problemi come l’anno scorso. Tra l’altro,a proposito di difficoltà dell’azienda, sono mesi che Filt Cgil e Uil trasporti segnalano la mancanza di autisti: un problema da risolvere in vista del periodo di ferie estive programmate che partirà da giugno per terminare a settembre.

Altro tema è l’officina interna da rilanciare magari assumendo personale oramai ridotto all’osso e cercando di fare lavorazioni per le ditte associate in ATMA. Invece, il CDA Conerobus pubblica un bando di gara per esternalizzare il servizio manutenzione senza discuterne con le parti sociali e senza dare informazioni su eventuali ricadute occupazionali e con le procedure di sciopero aperte.

Secondo Filt Cgil e Uiltrasporti, fare lavori con la propria officina significa anche contenere i costi, fondamentale nell’economia aziendale perché ha un costo orario di manodopera inferiore rispetto alla manutenzione che viene fatta dalle ditte esterne. Inoltre, consente di acquistare i ricambi con sconti importanti.

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