Lavoro, welfare, economia: il ruolo dell’Europa al centro del dibattito organizzato questa mattina dalla Uil Marche, presso la sala Marini di Ancona, dove si è svolto l’interessante approfondimento sui temi chiave delle politiche europee. Il bilancio UE 2028-2034, le nuove direttive sul lavoro, sulla parità di genere e sugli appalti pubblici sono stati analizzati da Luca Visentini, esperto politiche europee e del lavoro della Uil. Il confronto ha messo in luce un piano economico pieno di incertezze dove è difficile immaginare le possibili ricadute per le regioni e per le parti sociali, con le direttive cruciali su salari minimi, lavoratori delle piattaforme, parità di genere e appalti pubblici faticano a tradursi in tutele concrete.
“Il rischio – ha detto Visentini – è che la spesa sociale diminuisca e che i fondi vengano dirottati ad altre finalità, in particolare la competitività delle imprese, la difesa e la sicurezza. Una situazione aggravata dalla pesante centralizzazione introdotta per la gestione dei fondi, che toglie qualsiasi voce in capitolo alle regioni, alle autonomie locali e alle parti sociali nazionali e regionali, mettendo tutto il potere di spesa nelle mani dei governi, che non avranno più alcun obbligo di destinare più risorse ai territori svantaggiati e meno sviluppati, ma per contro saranno tenuti ad attuare “riforme strutturali” (leggi, tagli alla spesa sociale) se vorranno ricevere i finanziamenti europei”.
Il tutto in un’Europa ancora debole, frammentata, incapace di esprimere una leadership politica coerente. Un esempio emblematico di questa debolezza è rappresentato dalla tragedia di Gaza: di fronte a migliaia di vittime innocenti, a un popolo intrappolato tra macerie e privazioni, l’Unione Europea non è riuscita a parlare con una voce sola, oscillando tra dichiarazioni di principio e incertezze diplomatiche. La Uil, richiamandosi alla lettera del segretario generale Pierpaolo Bombardieri inviata al ministro Tajani lo scorso giugno, ha ribadito la necessità di un impegno netto: cessate il fuoco immediato, corridoi umanitari, riconoscimento dello Stato di Palestina e stop alla vendita di armi a Israele.
“Abbiamo bisogno – è emerso con forza dall’incontro – di un’Europa capace di incidere davvero: un’Europa sociale, fondata sui diritti del lavoro e sulla giustizia, che sappia farsi garante della pace e della dignità umana dentro e fuori i propri confini. Senza questa svolta, l’Unione rischia di rimanere prigioniera delle sue fragilità politiche”. Un appello, quello della UIL Marche, che risuona come un invito pressante alle istituzioni italiane ed europee: costruire un’Europa più forte e solidale è l’unica strada per difendere diritti, lavoro e democrazia.
Nel pomeriggio Visentini sarà a Senigallia alle 17, presso il Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione”, per il convegno “Mazzini: quale futuro per l’Europa dei popoli”, promosso in collaborazione con AMI Ancona e il Centro Cooperativo Mazziniano. Dopo i saluti di Mauro Pierfederici, presidente del Centro Mazziniano, e la presidenza di Graziano Fioretti, presidente AMI Ancona, interverranno: Claudia Mazzucchelli, Segretaria generale UIL Marche, Alfredo Bardozzetti, Movimento Federalista Europeo – Sezione di Ancona. Visentini offrirà una riflessione sulle prospettive dell’Unione Europea alla luce dei valori di libertà, giustizia sociale e partecipazione dei popoli che animavano il pensiero mazziniano.