SUNIA, SICET e UNIAT Marche ritengono necessario richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle forze politiche impegnate nella campagna elettorale per le elezioni regionali previste a fine settembre sul diritto all’abitare.
Constatiamo con preoccupazione che, nei programmi e negli incontri finora svolti dai candidati delle diverse coalizioni, il tema delle politiche abitative appare marginale o del tutto assente, nonostante la crescente gravità della situazione per la scarsità di alloggi da destinare a nuclei familiari, studenti appartenenti non soltanto alle fasce più fragili di cittadini, ma anche alle fasce medie che non riescono più a far fronte al costo degli affitti o al pagamento del mutuo per l’acquisto delle prime case .
Durante l’ultima legislatura, si è registrata una quasi totale mancanza di iniziativa sul fronte della casa, per l’assenza di programmazione e la mancanza di finanziamenti adeguati per l’ampliamento e il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e la carenza di misure di sostegno per le famiglie colpite da difficoltà economiche, aggravate da precarietà lavorativa, aumento dei canoni e riduzione del potere d’acquisto.
L’unico intervento adottato per finanziare con il ricavato le politiche abitative, è stato l’adozione di un mega piano vendita di c/a 9000 alloggi di Erap su un totale di 14.000 in tutta la Regione, che ha dato risultati molto modesti e sicuramente ulteriormente impoverito il patrimonio regionale a disposizione per le assegnazioni alle famiglie bisognose presenti nelle graduatorie comunali sempre più numerose a fronte di una disponibilità di alloggi sempre più esigua.
A tutto ciò si aggiunge una responsabilità particolarmente grave: la Regione Marche non ha più approvato un Piano Casa triennale dal periodo 2013–2016. Ciò significa che da oltre dieci anni i cittadini marchigiani non dispongono di uno strumento di indirizzo fondamentale per garantire il diritto all’abitare, pianificare le risorse e coordinare le politiche territoriali.
Riteniamo che questa lacuna sia insostenibile e chiediamo con forza che le coalizioni e i candidati che si presentano al governo della Regione assumano un impegno chiaro e vincolante per rilanciare e finanziarle con fondi adeguati il Piano Triennale Casa regionale, come strumento di programmazione di politica abitativa, colmando un vuoto che dura ormai da troppo tempo. È necessario inoltre garantire risorse certe e continuative per l’edilizia residenziale pubblica, per il recupero e la manutenzione degli alloggi esistenti e promuovere politiche innovative e integrate per il diritto all’abitare, capaci di rispondere non solo all’emergenza, ma anche alle esigenze di lungo periodo delle comunità locali.
Il diritto alla casa è un diritto fondamentale e universale, non può essere lasciato in secondo piano o affidato a misure occasionali. Per questo chiediamo che la prossima legislatura regionale ponga le politiche abitative al centro dell’agenda, come elemento imprescindibile di coesione sociale, sviluppo equo e dignità per le persone.