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RU486 E LEGGE 194: PER LA UIL MARCHE NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA

Strumentalizzare politicamente il dibattito su un argomento serio e fondamentale per la tutela delle libertà femminili, come l’applicazione della Legge 194 e la RU 486, è quanto di più sbagliato e fuorviante si possa fare rispetto ad un argomento che merita invece delle risposte serie e culturalmente avanzate.

Con questa convinzione la Segreteria regionale e il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Marche riunitisi congiuntamente hanno deciso di promuovere una iniziativa unitaria e di richiedere un incontro con l’Assessore regionale alle Pari Opportunità Giorgia Latini, all’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Sociali Filippo Saltamartini e al Presidente del Consiglio regionale Dino Latini.

La Segreteria e il Coordinamento P.O. hanno, infatti, stigmatizzato la strumentalizzazione politica che si sta facendo su tali temi quanto mai delicati, sottolineando la necessità di tenere ben lontani questi argomenti dalle logiche partitiche. E’ opportuno considerare queste tematiche nella loro dignità di diritti previsti da leggi dello Stato e come tali difenderli e renderli accessibili a tutte le donne, sapendo che spesso sono le più deboli a rischiare di non poterne fruire. Peraltro queste tematiche vanno lette nell’ottica di una più globale tutela delle libertà femminili, che passa attraverso il funzionamento dei consultori di cui negli ultimi anni si è assistito ad un lento e inesorabile smantellamento, dell’esasperazione dell’adesione dei ginecologi all’obiezione di coscienza, dell’educazione alla sessualità nelle scuole, fino ad arrivare a problematiche che la pandemia ha ulteriormente aggravato, come la violenza domestica e la forte riduzione del lavoro femminile.

Il dibattito, pertanto, non può ridursi ad uno scontro politico, ma attraverso la politica è necessario intervenire. Per tale ragione la Segreteria regionale e il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Marche confermano la volontà di promuovere un’iniziativa unitariamente insieme a Cgil e a Cisl, affinché si crei un’occasione di dibattito costruttivo, e la richiesta di incontro con gli Assessori competenti della Giunta e con il Presidente del Consiglio regionale per un momento di serio e leale confronto.

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