Le Segreterie di categoria regionali di CGIL, CISL e UIL confermano lo stato di agitazione per le gravi criticità che da troppo tempo penalizzano l’Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Nonostante le difficoltà, le lavoratrici e i lavoratori della FORM garantiranno la loro presenza al Macerata Opera Festival, dimostrando un impegno totale verso la cultura marchigiana. Non è un segno di resa, ma un atto di coraggio e responsabilità verso un patrimonio che merita rispetto e dignità.
“Ribadiamo con forza – dicono Carlo Cimmino (SLC-CGIL), Alessandro Gay (FISTEL-CISL) e Valerio Monti (UILCOM-UIL) – i nodi irrisolti che mettono a rischio la sopravvivenza stessa dell’Orchestra: la mancanza di un progetto chiaro per estendere il contratto da 8 a 12 mesi, l’assenza di una sede stabile e degna, il blocco ingiustificato del rinnovo della contrattazione di secondo livello, essenziale per il riconoscimento professionale e salariale”.
Non è più tollerabile che la cultura venga trattata come un “progetto di serie B”, in una Regione che vanta il primato nazionale per i suoi teatri storici. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione Marche. “E’ tempo di aprire un confronto concreto e strutturato sul futuro della FORM e sull’intero
comparto culturale regionale – concludono – Le lavoratrici e i lavoratori pretendono risposte chiare. La cultura marchigiana esige rispetto”.